Come noto, il mercato legato al beneficio fiscale Superbonus è stato fortemente condizionato negli ultimi mesi da una serie di modifiche normative che hanno introdotto vincoli più stringenti e sempre più adempimenti per tutti i soggetti coinvolti nell’operazione. Il risultato è stata una generale sensazione di scoraggiamento da parte di tutte le parti coinvolte nel processo.
Ma analizziamo nello specifico le ragioni per le quali è diventato più complicato realizzare i lavori di efficientamento energetico del sistema edificio, e come mai è diventato sempre più importante rivolgersi a società strutturate e con esperienza nel settore.
Tra le normative più nocive al superbonus spicca senza dubbio quanto previsto dalla legge n. 51/2022 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina che ha previsto che per beneficiare di incentivi fiscali con sconto in fattura o cessione del credito le imprese che eseguono i lavori con un importo superiore ai 516.000 euro devono essere in possesso della certificazione SOA (nello specifico di categoria OG1 e III classe). Si tratta di un’attestazione di settore particolarmente complessa rivolta alle imprese che partecipano agli appalti pubblici per ottenere la quale è necessario superare verifiche severe e piuttosto lunghe che si basano sia su aspetti materiali (come l’esecuzione lavori per importi piuttosto ragguardevoli) che formali (requisiti di idoneità professionale ed adeguata capacità economica e finanziaria).
Guazzotti Energia può contare su una struttura in grado di fronteggiare la mancanza della SOA: attraverso Gruppo Badano siamo in grado di realizzare i lavori più complessi ed impegnativi.
Resta il fatto che risulta molto complicato trovare imprese dotate di tale certificazione disponibili ad eseguire opere a livello condominiale.
A tale aspetto, si aggiunge anche la difficoltà legata alla circolazione dei crediti conseguente alle restrizioni imposte dalle recenti normative e circolari di settore (tra tutte spicca la circolare AdE n. 23E/2022 dello scorso giugno): i più importanti istituti di credito non sono più disponibili ad acquistare i crediti derivanti da Superbonus o bonus minori in quanto sono stati imposti vincoli stringenti alle cessioni successive alla prima ed è stata estesa alla Banca una responsabilità solidale (i cui confini sono ancora in fase di definizione) che spaventa non poco tutti gli istituti di credito. Pertanto, ad oggi, l’accesso ai finanziamenti per lavori collegati al Superbonus risulta molto complesso considerata l’indisponibilità delle Banche ad acquistare i crediti derivanti da tali operazioni.
A questa situazione già di per sé difficile da gestire, si va a sommare la difficoltà a reperire materiali e componenti sul mercato, mercato che risulta pertanto caratterizzato da prezzi sempre in crescita e mai certi.
Alla luce di tutto ciò, realizzare un progetto Superbonus oggi è diventato davvero molto complesso e la strada che porta al raggiungimento del beneficio appare tutta in salita e irta di ostacoli. Proprio per questa ragione il consiglio più prezioso che si può dare è proprio quello di rivolgersi ad aziende e gruppi che siano in grado di gestire questo processo complicato e che, nell’ultimo periodo non è stato di certo incentivato dalle nuove norme.
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